7
Gennaio
2022

borse ventiquattrore

Le migliori borse ventiquattrore per il tuo rientro in ufficio

 

C’erano una volta le ventiquattrore, quelle borse che – per definizione – contenevano tutto l’occorrente per una piccola trasferta di lavoro della durata di un giorno, appunto, e che, nel tempo, sono diventate l’accessorio imprescindibile degli uomini d’affari di tutto il mondo. Espressione di un modo tutto personale di percepire l’abbigliamento professionale, la ventiquattrore classica, in pelle nera o marrone, è il riflesso di un rigore e di una precisione assoluta, che ancora oggi accompagna i business manager di tutto il globo nella loro scalata al successo. Preparandosi al back to work dopo le festività natalizie, ecco le borse ventiquattrore da comprare ora su Florence Leather Market.

Cartelle da lavoro per tutti

Una borsa che unisce estetica vintage con le necessità pratiche e funzionali di oggi. In morbida pelle marrone, l’accessorio presenta un ampio scomparto centrale, suddiviso all’interno in due comode tasche, di cui una imbottita per il laptop e una con chiusura a zip per oggetti di valore, più due piccoli fori portapenne. Il rivestimento esterno impermeabile è accompagnato da una particolare tracolla: larga e imbottita, riduce la pressione sulla spalla, ed è studiata per offrire la massima comodità.

Affare fatto!

Classica ed elegante, la borsa ventiquattrore Daniele impiega morbida pelle blue Jeans per il rivestimento, la cui tonalità è ripresa dai manici e dalla tracolla in tessuto. L’esterno è multitasche, con due piccole tasche con e dall’altro lato un’ampia tasca centrale. Suddiviso in scomparti per penne, smartphone e documenti, l’interno è perfettamente organizzato per trasportare il nécessaire da ufficio nel massimo ordine.

Briefcases bag

A genderless masterpiece

Giulia MG è un masterpiece di Florence Leather Market, caratterizzata da una costruzione rigida, una doppia maniglia e la tracolla amovibile e regolabile. Declinata in diverse tonalità è l’accessorio professionale sia per uomo, che per donna grazie al suo irresistibile fascino genderless. Rappresenta l’espressione esteriore della propria identità anche sul posto di lavoro.

L’investimento migliore

Eccellenza che si ripete, tornando di anno in anno nei guardaroba di workwear, la borsa ventiquattrore di Jour è l’accessorio del lavoratore metropolitano, che all’estetica antepone sempre e comunque il comfort. In pura pelle color terra arida, il modello è arricchito da due tasche interne ed esterne che favoriscono un’organizzazione ottimale, mentre manici e tracolla in pelle di vacchetta sono il sigillo finale su una creazione di alta qualità.

BEST OVERALL

Un accessorio distintivo è fondamentale per valorizzare quelle spesso anonime mise professionali che sottostanno a un dress code da lavoro. Per questo, investire in una ventiquattrore Rolando è sintomo di volontà spiccata di emergere dalla massa senza per questo strafare in eccentricità. In pelle nero e con profili e manici di pelle di vitellino in ton sur ton, è un design essenziale e ricercato dallo charme intramontabile.

Questa borsa fa sul serio!

Il modello Christopher nasce dalla volontà di creare una borsa da lavoro, spaziosa, comoda e bella. Una borsa versatile, sia per le giornate in ufficio, sia per un caffè al bar. Infatti, dettagli quali la pelle pregiata, le piccole borchiature laterali e le molteplici zip, rendono la borsa ottimale anche nel tempo libero. Da comprare adesso e usarla per tutta la vita!

All’interno della nostra selezione potrai trovare l’accessorio moda adatto al tuo rientro in ufficio ad un costo estremamente contenuto, grazie alle offerte imperdibili di cui disponiamo quotidianamente. Non aspettare, vieni a scegliere la Business bag per te tante offerte speciali.

30
Dicembre
2021

Tinture antiche

La storia della tintura

Tinture antiche, come si coloravano i tessuti nelle epoche passate?

 


Quella della tintura è un’arte antichissima, nata in India attorno al XXX secolo avanti Cristo, quando le spezie iniziarono ad essere utilizzate, dopo un’attenta e accurata lavorazione, per tingere i tessuti. Da quegli anni ad oggi sono stati fatti innumerevoli progressi: siamo passati da colorazioni naturali applicabili solo a tessuti naturali, come il lino, il cotone e la seta, a tinture chimiche che possono essere utilizzate, sotto forma di bagno liquido – i coloranti sono sciolti nell’acqua nella quale i tessuti vengono immersi.

Ma come è cambiata, nel corso del tempo, la pratica delle tinture? E cosa veniva utilizzato per colorare i tessuti? In questo articolo ripercorriamo la storia delle tinture antiche, guardando ai prodotti naturali che sono stati, nel corso degli anni, i protagonisti di uno dei processi più affascinanti.


La storia delle tinture antiche



Ricostruire in modo dettagliato la storia delle tinture antiche è un’operazione quasi impossibile che necessiterebbe l’analisi chimica dei malmessi brandelli di tessuto che sono giunti fino a noi: quello che sappiamo è che, almeno inizialmente, tra i Greci, i Romani e i Fenici, venivano utilizzati soltanto i colori primari nella loro tonalità più netta poiché non si conosceva ancora il modo per dare vita alle colorazioni intermedie o più tenui.

Tra i primi colori che possiamo identificare con chiarezza vi è la porpora di Tiro, uno dei pigmenti che ha impresso la propria orma sulla storia dell’umanità: impiegata principalmente dai Fenici, i grandi tintori del XV secolo avanti Cristo. Si trattava di una tonalità di rosso brillante e costoso, tanto da diventare il simbolo degli aristocratici e degli imperatori romani.
Per ottenere la porpora di Tiro era necessario un lungo e dettagliato procedimento: il murice spinoso veniva messo a macerare in tinozze in piombo riempiti con abbondante acqua salata, così da ottenere un liquido tendente al giallo il quale, dopo essere stato esposto al sole assumeva il tradizionale e vivido color porpora.
Il costo della porpora di Tiro era però eccessivamente alto, tanto che, col passare degli anni, cadde in disuso, sostituita da imitazioni a basso costo, come il color malva prodotto a Perkin grazie ad un procedimento sintetico.

L’altro colore di estremo pregio era l’Oltremare di Tiro, nato da un procedimento analogo a quello richiesto per la produzione del porpora di Tiro: c’era bisogno, però, di due molluschi diversi, il primo che dava il colore rosso e il secondo che regalava al tessuto una singolare sfumatura bluastra.

Insetti, molluschi, piante e fiori furono, in modo simile a quanto detto sopra, i protagonisti della storia della tintura dei Greci e dei Romani. Sembra, tra l’altro, che possedessero una gamma non troppo limitata di colori, tra i quali il giallo, il blu, l’azzurro e il rosso oltre ai tradizionali bianco e nero.
Per la produzione del colore rosso i Romani utilizzavano un bagno di colore estratto da un insetto, la cocciniglia.
Tutto sommato, però, le tecniche di tintura ed i pigmenti utilizzati rimasero per secoli un vero e proprio segreto. Basta pensare che la corte imperiale cinese pretendeva che nessuno venisse a conoscenza dei segreti di questa arte raffinata e pregiata.

Tintura

L’arte della tintura in Italia



Dopo le crociate, l’arte della tintura dei tessuti arrivò finalmente anche in Italia: a Firenze nel 1400 sorgevano oltre 200 laboratori di tintoria. I primi grandi traffici commerciali recapitarono, poi, in Italia sostanze chimiche rudimentali, utili ad ottenere colorazioni nuove e sempre più ricercate, e macchinari via via sempre più all’avanguardia.
I colori sintetici apparvero, fin da subito, come più convenienti, economici e resistenti, motivo per cui non impiegarono troppo tempo prima di soppiantare i pigmenti naturali. Al tempo, tra l’altro, erano completamente ignorati gli effetti dei colori artificiali sull’ambiente e la loro diffusione travolse completamente prima l’Europa e poi il mondo intero.

Oggi l’arte delle antiche tinture naturali viene sempre più recuperata da piccole aziende locali nelle quali i sapienti artigiani, nel rispetto di una tradizione tutta italiana, danno nuovamente vita, a distanza di secoli, a quei processi naturali di estrazione del pigmento da fiori e piante.
Recuperare le antiche tecniche significa riportare sul mercato, oggi dominato da abiti e colorazioni standardizzate e prive di anima, dare un carattere e un’emozione unica ad abiti e accessori unici ed inimitabili che, grazie ad una colorazione artigianale, acquisiscono un valore senza prezzo.
La storia della pelletteria Made in Italy, con sede a Firenze, si unisce alla lunga tradizione della tintura, tra segreti ed innovazione, dando vita a vestiti e accessori ai quali nessuno saprà resistere.

 

21
Dicembre
2021

Come cucire la pelle?

Come cucire la pelle

 

Trucchi per cucire la pelle o l’ecopelle



L’Italia, oltre ad avere un ricco patrimonio artistico, architettonico e culturale, è celebrata, in tutto il mondo, anche per l’artigianato, rappresentando uno dei punti di forza dell’economia nazionale.

Tra le regioni italiane, la più apprezzata per la sua antica tradizione artigianale, soprattutto a livello internazionale, è la Toscana. In questa regione, infatti, si possono ammirare ancora oggi le botteghe storiche dei maestri artigiani, dove si può osservare come dalle loro sapienti mani vengono creati questi meravigliosi prodotti.

Tra tradizione e innovazione, la manifattura artigiana toscana è considerata tra le più prestigiose e destinata a rimanere a lungo nel tempo. I suoi prodotti, infatti, sono da sempre considerati di ottima qualità e unici.

I maestri dell’artigianato, protagonisti anche delle molteplici mostre presenti nel territorio toscano, spaziano dalla lavorazione della ceramica al ferro, dalla carta al vetro, dai tessuti alla pelletteria.


I prodotti artigianali in pelle ed ecopelle


In Toscana esistono numerose botteghe dedicate alla lavorazione del cuoio e della pelle, particolarmente apprezzate per la produzione di valigie e valigette, portafogli, cinture, e borse. Inoltre, sono presenti molte scuole dedicate alla lavorazione della pelle, che creano artigiani di alta qualità.

Il metodo di lavorazione della pelletteria ha origini molto antiche. Risale, infatti, al lontano 1200, attraverso lo sviluppo delle due tecniche molto sofisticate cosiddette della concia e della tamponatura a mano. Col passare del tempo l’arte conciaria si è arricchita di tecniche sempre più innovative e sofisticate, che hanno reso l’accessorio in pelle un prodotto di alta qualità.

Rubrica consiglio Florence Leather Market
Metodi di cucitura della pelle


I prodotti in pelle sono molto particolari soprattutto per le loro cuciture a vista. Queste, però, possono rovinarsi con il passare del tempo, a causa dello sfregamento o per gli agenti atmosferici, portando alla rottura del filo, anche di quello migliore. La tecnica di cucitura utilizzata potrebbe tuttavia rallentare questo processo.

Anche la pelle può essere cucita sia a macchina che a mano. E’ ovvio che un prodotto cucito a mano, oltre ad avere un prezzo più alto, ha sicuramente un valore più pregiato rispetto ad uno cucito a macchina, dal momento che viene realizzato direttamente da un artigiano. La cucitura a mano, inoltre, rende il prodotto in pelle più duraturo nel tempo.

Cucitura a macchina

Questo metodo di cucitura è sicuramente il più conosciuto. Vengono utilizzati due fili: uno che viene portato sopra dall’ago e l’altro portato sotto dalla cosiddetta spoletta. In questo modo è possibile utilizzare anche due fili aventi due colori diversi, rendendo così la cucitura più particolare e, magari, adattando i colori al tipo di pelle che si sta lavorando.

E’ un metodo sicuramente molto più veloce ed economico della cucitura a mano, in quanto permette di accorciare i tempi di lavorazione dei prodotti, aumentando così le quantità.

Cucitura a mano

La cucitura a mano, invece, utilizza un solo filo con due aghi, i quali passano nello stesso foro dai due lati della pelle, incrociandosi al centro.

I fori dentro cui passano i due aghi vengono, ovviamente, realizzati prima del loro passaggio, altrimenti risulterebbe troppo difficoltoso forare la pelle solamente con l’ago. Per realizzarli, vengono utilizzati degli strumenti simili per forma ad una forchetta con i denti equamente distanti l’uno dall’altro, su cui viene battuto un martello. Altra tecnica per forare la pelle, è quella di segnare la distanza tra un punto e l’altro attraverso il cosiddetto marcapunto e, successivamente, realizzare i fori con un singolo punteruolo a mano, denominato lesina.

Nella cucitura a mano, inoltre, viene spesso utilizzata la cera d’api che, lubrificando il filo, rende più agevole questa tecnica. La cera d’api, tuttavia, non facilita solo la cucitura, ma aiuta anche a proteggere il filo dall’umidità e dagli agenti atmosferici, oltre a consolidarlo alla pelle. Ciò permette a qualsiasi cucitura realizzata in questo modo di resistere per lungo tempo.

E’ facile notare come questa sia una tecnica che rende la cucitura molto più robusta e sicura di quella realizzata a macchina.


Florence Leather Market

 Florence Leather Market è una delle aziende leader nella vendita di prodotti made in Italy di alta qualità in pelle, grazie ai suoi artigiani qualificati che realizzano a mano ogni loro articolo. Offre, inoltre, un prodotto di lusso ad un prezzo non troppo eccessivo.

La materia prima per la Florence Leather Market è fondamentale, in quanto la considera alla base per realizzare prodotti di qualità. Infatti, il prodotto viene realizzato con la migliore pelle italiana. La pelle scelta è lavorata in modo naturale rendendo così il prodotto finale morbido al tatto. L’oggetto in pelle è cucito a mano dagli artigiani di bottega di Firenze con tecniche di cucitura ben precise.

All’interno della sua collezione è possibile trovare una serie di articoli in pelle vera come borse, pochette, zaini, cinture e portafogli.

Le borse in pelle sono adatte a tutte le occasioni, ogni singolo particolare è definito in modo da rendere l’articolo alla moda e pratico. Gli zaini in pelle originali e pratici, uniscono l’eleganza al casual. Le pochette sono molto apprezzate dalle donne che hanno la necessità di utilizzare una borsa piccola per eventi speciali. Le cinture e i portafogli hanno una cucitura ben definita e, grazie alla lavorazione naturale della pelle, sono morbidi e pratici.

Merita particolare attenzione la linea di borse Messenger. Si tratta di borse ampie, comode e pratiche, con tracolla regolabile. Particolarmente capienti e resistenti, sono perfette per l’ufficio, dal momento che si possono inserire numerosi documenti, tablet e qualsiasi altro apparecchio elettronico. Infine, le borse Messenger sono dotate di diverse tasche, sia piccole che grandi, utili anche per chi ha la necessità di portare con sé numerosi oggetti anche per una semplice passeggiata.

Conclusioni

Oggi stanno tornando sempre più di moda gli accessori in pelle. Molto apprezzate sono le borse in pelle, le quali rendono più particolari gli outfit di ogni donna. Ma per essere davvero esclusiva ed originale, la pelle deve essere lavorata e cucita con professionalità, in modo da rendere qualsiasi prodotto unico e di qualità. Per questo motivo è molto importante che gli artigiani utilizzino le tecniche più sofisticate soprattutto nella cucitura.

14
Dicembre
2021

Zaino e borsa

Zaino o borsa? Due accessori dalle diverse funzioni, scegli tu quale preferisci

 

Uomini e donne di diverse età hanno bisogno di accessori come borse o zaini per la vita di tutti i giorni. Possono essere utili per tantissimi motivi: per portare con sé le cose più importanti, per andare a lavoro e trasportare computer e documenti, per fare un viaggio. Un accessorio come questo si utilizza di continuo, quindi è più probabile che si rovini o si rompa. Se dopo il nostro acquisto passa qualche giorno e c’è già qualcosa che non va, forse il prodotto non era di buona qualità.

Per avere un prodotto duraturo nel tempo, solido e ben fatto è meglio acquistare uno zaino o una borsa artigianale e made in Italy. Questo ci farà spendere un po’ di più all’inizio ma ci garantirà un prodotto di alta qualità, che non dovremo più cambiare di anno in anno. Acquistare prodotti artigianali è sempre una buona idea.

Perché scegliere un accessorio in pelle artigianale


Un accessorio artigianale ci assicura un’alta qualità, dato che viene prodotto a mano e con ottimi materiali. La pelle in Italia viene lavorata con cura e garantisce sempre durabilità. Una cintura, un portafoglio o una valigetta in pelle possono durare tantissimi anni, anche tutta la vita. Le cuciture sono resistenti, il materiale è solido e difficilmente si rovina. Rispetto ai prodotti fast fashion spenderemo sicuramente di più, ma avremo tra le mani un prodotto di prima qualità. Comprando l’artigianato italiano facciamo una scelta sostenibile, contro i troppi sprechi del mercato. Acquistare meno ma prodotti con più qualità, infatti, fa bene al pianeta, oltre al fatto che sosteniamo attività artigianali al posto delle grandi catene.

Scegliere di acquistare un accessorio in pelle fatto a mano ha quindi i suoi grandi vantaggi: dura di più nel tempo, sostiene piccole e medie realtà, è una scelta sostenibile e etica. Oltre a questo, si tratta di oggetti che sono molto belli, progettati e realizzati con molta cura per non essere mai banali.

Esistono tanti accessori in pelle, quelli più utilizzati sono gli zaini e le borse, ma che differenza c’è tra i due? E quale è meglio per noi? Andiamo a vedere quali sono le caratteristiche principali degli zaini e delle borse e quale fa al caso nostro.

backpacks

Zaino in pelle

Uno zaino in pelle è un accessorio quasi indistruttibile. Possiamo appoggiarlo dove vogliamo e portarlo sempre con noi, difficilmente si rovinerà! Si può utilizzare per il lavoro, ma anche per un viaggio, e può contenere tante cose utili. Avendolo sempre sulle spalle non ci ingombrano, anzi sarà molto comodo. Ci sono zaini di tantissimi colori e grandezze, sia per donne che per uomini, quindi c’è proprio l’imbarazzo della scelta. Alcuni modelli sono più eleganti, altri invece più casual.

Tutti devono avere almeno uno zaino, perché si tratta di uno di quegli accessori comodi ed utili che ci possono salvare in molte occasioni. Gli zaini si possono regolare e si adattano quindi ad ogni persona, anche con fisicità diverse.

Borsa in pelle

Una borsa in pelle è un gioiello che può durare anni, senza mai mostrare un graffio. Può essere di piccole dimensioni oppure molto grande, l’importante è che dentro ci stia tutto quello che ci serve. La borsa è prima di tutto un accessorio utile per la vita di tutti i giorni, ma può essere anche bella da sfoggiare con outfit differenti. La pelle è un materiale resistente ed elegante, quindi possiamo indossare una borsa artigianale per diverse occasioni.

Una borsa in pelle può essere un regalo davvero particolare e bello da fare ad amici, colleghi e parenti. Essendo un accessorio particolare e molto utile verrà sempre apprezzato.

Dove acquistare accessori in pelle


La pelle è un materiale che deve essere molto lavorato prima di poter essere utilizzato per creare accessori. Ci sono molti step da fare per renderla perfetta e solo chi è del mestiere conosce tutte le tecniche adatte. Il suo costo dipende anche da questo, non è un materiale semplice come altri, ma va trattato e servono le giuste competenze per farlo. Il prezzo è quindi giustificato, perché avremo un prodotto davvero completo e ben fatto, che con il passare del tempo rimarrà sempre uguale.

In Italia abbiamo un buon mercato per quanto riguarda la pelletteria, l’importante è rivolgersi al negozio giusto. Florence Leather Market è leader nel settore della pelletteria e degli accessori in pelle, tutte le sue creazioni provengono da laboratori

7
Dicembre
2021

Mercato di san Lorenzo

Il mercato di San Lorenzo

 

Il mercato di pelle di San Lorenzo è il più importante della città di Firenze: viene allestito ogni giorno, ad eccezione della domenica e del lunedì, da Piazza San Lorenzo a Via dell’Ariento e attorno alla Chiesa di San Lorenzo, nel centro storico di Firenze. Si tratta di un mercato antico che, ancora oggi, è tra le tappe preferite dei fiorentini e dei turisti che si trovano in città. Oltre ai souvenir da portare a casa come ricordo della permanenza in città, nel mercato di San Lorenzo si trovano abiti e un’ampia gamma di accessori in pelle, come portafogli, borse e cinture.


La storia del mercato di pelle di San Lorenzo


Il Mercato Centrale di San Lorenzo nacque in occasione della nomina di Firenze a Capitale del Regno d’Italia; con l’arrivo delle istituzioni, intorno al 1865, la città di Firenze pensò a rinnovare totalmente il centro storico, ispirandosi allo stile delle più grandi capitali europee, soprattutto Parigi. Con la crescita della città e, di conseguenza, della popolazione, il vecchio mercato, Il Mercato della Paglia, non era più in grado di provvedere all’approvvigionamento necessario a tutti gli abitanti, dunque si decise di dare vita, in alcuni dei quartieri più fatiscenti, al Mercato delle erbe in Sant’Ambrogio e al Mercato di San Frediano, oggi non più presente.
L’idea ebbe immediatamente successo ma lo spazio in San Lorenzo era ancora insufficiente per estendere l’area dedicata al mercato, per cui si creò un labirinto di piccole viuzze tra la cinta muraria che circondava il centro storico di Firenze e tra alcuni dei quartieri più poveri e malmessi.
Per il miglioramento dell’area e per la creazione di una sorta di grande stand sotto il quale racchiudere il mercato, la città di Firenze, approfittando del florido periodo che stava attraversando, ingaggiò l’architetto Giuseppe Mengoni, uno dei più ricercati nell’Italia di fine 1800. Il nuovo edificio, con un chiaro richiamo fiorentino dato dal basamento dai tratti rinascimentali, fu inaugurato, nel 1874, con l’Esposizione Internazionale d’Orticultura, mentre il mercato, in una struttura lontana rispetto a quella che conosciamo oggi, subentrò soltanto l’anno successivo.
Negli ultimi anni del 1800 i commercianti diminuirono drasticamente e la sistemazione interna del mercato divenne quella che conosciamo oggi: intorno alla Piazza del Mercato Centrale, negozi e bancarelle offrono ai visitatori merci di ogni natura: dal cibo agli accessori in pelle, mentre i carretti tipici locali offrono l’occasione di fermarsi e gustare le autentiche prelibatezze locali.
Ancora oggi, come accadeva nei due secoli precedenti, attorno al mercato si sviluppa la vita cittadina, tra relazioni sociali e culturali, il tutto sempre nel rispetto delle antiche tradizioni fiorentine.
san Lorenzo Market

La pelletteria fiorentina

Tra le punte di diamante del mercato di San Lorenzo a Firenze vi sono tutti gli articoli prodotti dalle pelletterie fiorentine: ogni giorno turisti e curiosi prendono d’assalto le bancarelle desiderosi di acquistare accessori eleganti, nati dalle mani e dalla passione dei migliori artigiani fiorentini.
Firenze, d’altronde, è una delle principali città europee per quanto riguarda la produzione di pellame e la creazione di abiti e accessori ricercati, in virtù della loro storia e del loro stile, in tutto il mondo.

Avvicinandosi al mercato di San Lorenzo si percepisce nell’aria il profumo della pelle appena lavorata: non fermatevi, però, alla prima bancarella! Vi consigliamo di respirare l’atmosfera del mercato fiorentino, immergendosi tra persone e oggetti tipici e facendo, in questo modo, un salto indietro nel tempo. Tra le merci più ricercate vi sono, senza dubbio, le borse, il frutto della meravigliosa pelletteria toscana: da quelle con linee classiche ed eleganti a quelle più moderne, dalle piccole pochette alle borse capienti, dalle borse più eleganti a quelle adatte per la vita di tutti i giorni, al mercato di palle di San Lorenzo ogni donna può trovare la borsa adatta al suo stile e alle sue esigenze.
Un discorso analogo vale per gli accessori: tra portafogli e cinture, passando per i chiodi in pelle, ogni curioso troverà un capo al quale non riuscirà a resistere.

Tutti i prodotti nati dalle mani e dalla sapienza degli artigiani di Florence Leather Market, azienda leader nel settore della pelletteria e degli accessori in pelle, sono Made in Italy: la manifattura locale dà ogni giorno vita ad accessori che esprimono, in ogni centimetro, l’eccelsa qualità del Made in Italy. Si tratta principalmente di borse, valigette, portafogli e accessori che con il tempo non si rovinano ma, anzi, guadagnano un valore che non ha prezzo: con l’uso, gli accessori acquisiscono un aspetto vintage e unico, impossibile da ricreare in alcun modo.

La pelle del distretto toscano è tra le migliori al mondo: dopo un lungo e accurato processo di trattamento all’interno delle concerie fiorentine, dopo ben 13 fasi, la pelle diventa un vero e proprio prodotto di lusso, dal valore immenso. Acquistare questi prodotti tra le vie del mercato di pelle di San Lorenzo significa tornare indietro nel tempo e fare il pieno di bellezza e tradizione, di cultura e valori autentici.