22
Giugno
2017

Portafogli in pelle fatti a mano: un esempio di classe

L’importanza della pelle nella produzione di portafogli

I portafogli in pelle fatti a mano sono il classico esempio in cui l’utilità di un prodotto si unisce al suo pregio. Sono una tipologia di accessori che ha grande durata, proprio per il tipo di materiale utilizzato. Generalmente si utilizza la pelle di vitello, poiché l’animale giovane ha una pelle che risulta quasi vellutata, tanta è la sua morbidezza, pur mantenendo una buona resistenza anche quando sottoposta a condizioni di lavoro esasperanti. Va detto che il pellame proveniente dai bovini è già di per sé un prodotto di qualità, ma quello degli animali giovani lo è particolarmente, proprio perché le qualità della pelle sono accentuate.

I portafogli in pelle fatti a mano

La pelle di vitello non resiste bene alle intemperie come l’altra grande pelle di pregio: quella di agnello, ma ha il vantaggio di avere una maggiore resistenza e di reggere molto bene lo sforzo in caso di abrasioni. Una materia prima che è l’ideale per produrre portafogli che in questo modo possiedono le caratteristiche di resistenza della pelle e possono essere utilizzati quotidianamente, mantenendo per molto tempo le loro caratteristiche, esercitando così il fascino discreto dell’accessorio per uso quotidiano, ma al contempo del prodotto di lusso. Sono prodotti in linee distinte destinate agli uomini e alle donne che si differenziano per le colorazioni e le forme.

La qualità e l’eleganza al giusto prezzo

Naturalmente i portafogli in pelle fatti a mano possono essere prodotti utilizzando anche altre tipologie di pelli, come il coccodrillo  o il serpente, ma in questo caso il costo del manufatto finito lievita in modo esponenziale, portandolo a diventare, inevitabilmente, un prodotto di nicchia. La pelle di vitello è sicuramente ciò che oggi viene definito il miglior rapporto qualità/prezzo.

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