Se i primi portafogli dovevano contenere solo i soldi, quindi monete e banconote, e i documenti d’identità, l’arrivo di bancomat, carte di credito e varie fidelity card dei negozi preferiti hanno via via richiesto una maggiore capienza e scomparti differenziati, con fantasia di forme e dimensioni.
Ma il materiale per eccellenza, pur nelle versioni più moderne, rimane la pelle, sempre morbida, flessibile, durevole e resistente. Anche se sul mercato si trovano senza fatica molti materiali sintetici come il nylon, il poliestere, il denim o l’alluminio.
I materiali più ricercati
I più ricercati sono senza dubbio la pelle di coccodrillo e il pitone per gli uomini, mentre per le donne vanno la seta e il velluto. Il portafoglio in pelle è però perfetto per ogni occasione di vita professionale o mondana, mentre quelli realizzati in materiali più moderni, ricercati e colorati sono più ironici e giovanili. Il prezzo e la qualità della pelle sono senza ombra di dubbio superiori, ma la robustezza si paga.
I portafogli in pelle fatti a mano sono accessori che si fanno notare al primo sguardo. Sono frutto di abilità artigianale e si caratterizzano per il loro fascino discreto, che regala un tocco di classe sia all’uomo che alla donna.
Le pelli più usate
Solitamente si usa la pelle di vitello, dato che l’animale giovane ha una pelle quasi vellutata, molto morbida al tatto, pur garantendo una buona resistenza e durevolezza all’accessorio.
In generale, il pellame proveniente dai bovini è di per sé un prodotto di qualità, ma quando si tratta di animali giovani le caratteristiche della pelle sono ancora più positive. La pelle di vitello, però, resiste molto meno bene alle intemperie rispetto a quella di agnello, ma ha il vantaggio di essere più resistente a un uso quotidiano intensivo e di reggere maggiormente lo sforzo in caso di graffi o abrasioni. La pelle di agnello, molto amata in quanto morbidissima e vellutata, conferisce un tocco identificativo di lusso e raffinatezza al portafoglio e a chi lo possiede.